FENOMENO DI UHTHOFF
Nel 1890 il Prof. Uhthoff descriveva un fenomeno transitorio caratterizzato dalla comparsa di alterazioni visive in pazienti con neurite ottica, dopo esercizio fisico o aumento della temperatura corporea, es dopo un bagno caldo. Questo fenomeno è tipico della SM e interessa circa l’80% dei pazienti ma è presente anche in altre malattie demielinizzanti.
Calciuria, vescica neurologica e qualitĂ della vita in soggetti con SM
La vescica neurologica è una disfunzione vescicale, che può interessare la fase di riempimento, di svuotamento o entrambe della vescica causata da un danno neurologico.
I sintomi quali incontinenza, frequenza ed urgenza minzionale sono causa di un peggioramento della qualitĂ della vita ed i rischi di complicanze quali infezioni ricorrenti o reflusso vescico-ureterale sono alti.
Può la vitamina D rallentare la progressione della sclerosi Laterale Amiotrofica?
La sclerosi laterale amiotrofica è una rara malattia neurodegenerativa progressiva caratterizzata dalla perdita dei motoneuroni del sistema nervoso centrale che porta a debolezza muscolare, paralisi e morte, che in genere occorre entro 3-5 anni dall’esordio.
Un intervento multimodale su pazienti con sclerosi multipla progressiva
TossicitĂ da Vitamina D: Ipotesi patogenetiche e terapia
Indice di risposta personale alla vitamina D
Il colecalciferolo, erroneamente definito vitamina D3 deriva dalla conversione del 7-deidrocolesterolo (o provitamina D) a livello cutaneo dopo esposizione solare (UVB). Tuttavia questa capacitĂ di sintesi di vitamina D risulta insufficiente per una gran parte della popolazione, a causa dei cambiamenti degli stili di vita: attivitĂ al chiuso, uso di creme solari e coperti con vestiti per la maggior parte del tempo, tutto questo ci espone ad una bassa produzione endogena di vitamina D.
Vitamina B2 e Magnesio nel Protocollo Coimbra
Il protocollo vitamina D alte dosi per il trattamento delle malattie autoimmuni chiamato anche "Protocollo Coimbra" (Coimbra Cicero Galli è il nome del medico che per primo lo ha applicato), è stato sviluppato nel 2002 nel rispetto della dichiarazione di Helsinki comma 37 che va sotto il nome di “Interventi non provati nella pratica clinica”. Nel protocollo sono impiegate a scopo terapeutico altissime dosi di vitamina D (40.000-320.000 UI al giorno), acidi grassi omega3 e un complesso composto da sostanze ad azione complementare alla vitamina D.
Vitamina D in alte dosi: “Si… può… fare!”
Sin dalla sua scoperta (1920) la vitamina D è stata impiegata nella pratica clinica e alte dosi sono state somministrate nel 1930 e 1940 per il trattamento di asma (60.000-300.000 UI al giorno), artrite reumatoide (200.000-600.000 UI per giono) e tubercolosi (100.000-150.000 UI per giorno), ma la comparsa di ipercalcemia clinicamente significativa spesso esitava con la morte dei pazienti.
I benefici dell’attivitĂ fisica
Per attivitĂ fisica non si deve intendere necessariamente la pratica di uno sport o l'effettuazione di faticosi allenamenti, ma, piĂą semplicemente camminare.