Mega dosi di vitamina D
IL PROTOCOLLO COIMBRA
Il protocollo per il trattamento delle malattie autoimmuni con alte dosi di vitamina D è stato sviluppato agli inizi del 2002, rispettando la dichiarazione di Helsinki del 1964, pubblicata con il titolo “Unproven Inteventions in Clinical Practice” e successive revisioni fino alla dichiarazione del World Medical Association (WMA) del 2013.
Il trattamento con Alte Dosi di Vitamina D (Colecalciferolo) si caratterizza per una variabilità individuale della dose somministrata, il cui range può andare dalle 40000 UI alle 300000 UI per giorno, più frequentemente la dose iniziale si calcola in base al peso corporeo con più o meno una variazione dal 50% al 25% a seconda se il soggetto è in sovrappeso-obeso o sottopeso (1000 UI/Kg).
Queste alte dosi sono richieste per compensare i livelli di resistenza agli effetti biologici della vitamina D, presenti in tutti i pazienti con malattie autoimmuni.
I fattori coinvolti nella resistenza possono essere genetici ed in particolare modo i numerosi polimorfismi a carico delle idrossilasi coinvolte nella trasformazione del colecalciferolo nella forma attiva, le molecole trasportatrici e i recettori sia di menbrana che nucleari della vitamina D. A questi fattori possono associarsi anche altri come il peso, la razza. il sesso e l’età .
Per verificare gli effetti biologici della vitamina D e misurare il grado di resistenza si fa riferimento all’effetto inibitorio sul paratormone (PTH), in altre parole si somministra la dose giornaliera calcolata in base al peso corporeo e dopo 2-5 mesi si fa una prima misurazione del PTH sierico. I successivi controlli del PTH ci permette di valutare sia il grado di resistenza che la corretta dose di vitamina D da somministrare al paziente.
Un grande aiuto
INDICAZIONI DEL PROTOCOLLO
L’applicazione del protocollo “Coimbra” con alte dosi di vitamina D trova la sua specificità nelle malattie autoimmuni e neurodegenerative del SNC (Sistema Nervoso Centrale).
ELENCO DELLE MALATTIE AUTOIMMUNI:
- TIROIDITE DI HASHIMOTO
- SCLEROSI MULTIPLA
- SCLEROSI SISTEMICA O SCLERODERMIA
- MORBO DI CROHN E RETTOCOLITE ULCEROSA
- PSORIASI E ARTRITE PSORIASICA
- DERMATITE ATOPICA
- VITILIGINE
- LICHEN PLANUS
- LICHEN SCLEROSUS
- ERITEMA NODOSO
- CONNETTIVITI
- SINDROME DI BEHCET
- SPONDILITE ANCHILOSANTE
- MALATTIA DI SJOGREN
- LES (Lupus Eritematoso Sistemico)
- SDR ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI
- ARTRITE REUMATOIDE
- PEMFIGO E PEMFINGOIDE
- FIBROMIALGIA
- AUTISMO
- NARCOLESSIA
- MALATTIA DI ALZHEIMER
- MALATTIA DI PARKINSON’S
- SARCOIDOSI
- PORPORA TROMBOCITOPENICA IDIOPATICA (WERLHOF’S DISEASE)
- CRIOGLOBULINEMIA MISTA ESSENZIALE
- MIASTENIA GRAVIS
- EPATITI AUTOIMMUNI
- CISTITE INTERSTIZIALE
- UVEITE AUTOIMMUNE
- GLOMERULONEFRITE MEMBRANOSA
- GLOMERULONEFRITE A LESIONI MINIME
- GLOMERULONEFRITE IgA
Seguire le indicazioni per non avere sorprese
EFFETTI COLLATERALI
Durante il protocollo con alte dosi di vitamina D l’unica e seria complicanza è la TOSSICITA’ DA VITAMINA D o SINDROME IPERCALCEMIA-IPERCALCIURIA. Quali sono i sintomi di tossicitĂ da vitamina D?
La sintomatologia è in relazione alla concentrazione di calcio nel sangue e sono interessati tutti i distretti del corpo.
Interessamento Gastrointestinale:
- nausea
- vomito
- stipsi
- dispepsia
Interessamento Sistema nervoso Centrale
- letargia
- depressione
- stupore
- coma
Interessamento Neuromuscolare
- stanchezza
Interessamento Cardiaco
- bradicardia
Interessamento Renale
- aumentata diuresi
- nefrolitiasi (calcolosi renale)
- nefrocalcinosi
- insufficienza renale e dialisi
Gli accorgimenti per non rischiare
COME PREVENIRE LA TOSSICITA'
E’ possibile prevenire i sintomi da tossicità di vitamina D semplicemente seguendo 2 indicazioni importanti.
- Dieta a basso contenuto di calcio (500-600 mg/die)
- Corretta idratazione (assumere minimo 2,5 litri di acqua a basso contenuto di calcio al giorno)
La dieta a basso contenuto di calcio è importante per prevenire l’aumentato assorbimento di calcio a livello intestinale da parte della vitamina D.
La corretta idratazione è fondamentale per mantenere una buona diluizione del calcio urinario e prevenire la possibile formazione di calcoli di ossalato di calcio.
QUALI SONO I CONSIGLI DIETETICI NEL PROTOCOLLO?
E’ FATTO DIVIETO ASSOLUTO di LATTE ANIMALE, VEGETALE E DERIVATI (tutti i formaggi), di latte di soia, latte di avena, latte di mandorle, latte di riso.
E’ FATTO DIVIETO di FRUTTA SECCA e DISIDRATATA (noci brasiliane e pecan o anacardi, mandorle, noci, arachidi, pistacchi, sesamo, etc.)
E’ FATTO DIVIETO di LEGUMI SECCHI
E’ FATTO DIVIETO ASSOLUTO di SEMI (sesamo, chia, lino).
E’ FATTO DIVIETO ASSOLUTO DI DERIVATI DELLA SOIA (tofu e temphe)
Alimenti che contengono latte nella preparazione come: purè di patate, pane, torte, biscotti e burro sono liberi. Si consiglia di fare una dieta uova-vegetariana, con pesce come fonte di proteine e carne di allevamento al pascolo.
TERAPIA TOSSICITA’ VITAMINA D (IPERCALCEMIA)
Alla comparsa dei primi sintomi di tossicitĂ di vitamina D occorre:
- sospendere la somministrazione di vitamina D
- aumentare l’apporto di acqua sui 3,5 litri
- prendere un diuretico (lasix 25 mg 3 cps al giorno)
- prendere del Cloruro di Potassio
- assumere alendronato 70 mg 1 cps al giorno