Written by admin

Vitamina B2 e Magnesio nel Protocollo Coimbra

Il protocollo vitamina D alte dosi per il trattamento delle malattie autoimmuni chiamato anche “Protocollo Coimbra” (Coimbra Cicero Galli è il nome del medico che per primo lo ha applicato), è stato sviluppato nel 2002 nel rispetto della dichiarazione di Helsinki comma 37 che va sotto il nome di “Interventi non provati nella pratica clinica”. Nel protocollo sono impiegate a scopo terapeutico altissime dosi di vitamina D (40.000-320.000 UI al giorno), acidi grassi omega3 e un complesso composto da sostanze ad azione complementare alla vitamina D.

Tra le sostanze presenti nel complesso troviamo il magnesio è la vitamina B2 o riboflavina.
Il magnesio è un minerale importante perché oltre a far parte insieme con il calcio e il fosfato della struttura ossea ( il 60-65% del magnesio si trova della matrice ossea), è un componente essenziale nelle reazioni enzimatiche in cui è coinvolto il sistema ATP. Il magnesio è il secondo più abbondante catione intracellulare è svolge un importante ruolo nella sintesi e nel metabolismo sia della vitamina D che del paratormone (PTH).

b2_magnesio

Tra i deficit degli elettroliti la ipomagnesiemia è quella maggiormente sotto diagnosticata e il suo dosaggio è raccomandato specialmente nei pazienti che fanno uso di diuretici, digitalici, inibitori della pompa protonica (PPI) e stress (spesso presente nei pazienti con malattie autoimmuni). Per questo motivo la somministrazione di magnesio è essenziale per regolare i processi di attivazione delle idrossilasi e trasporto della vitamina D. Per quanto riguarda la vitamina B2 la sua funzione viene richiamata da un complesso sistema di fosforilazione e ossido riduzione coinvolgente il sistema dei citocromi P450 che per funzionare ha bisogno della presenza di vitamina B2 attiva. La vitamina B2 è essenziale per la produzione di coenzimi coinvolti nell’attivazione della 1ɑ idrossilasi importante per la formazione a livello renale e cellulare della formazione di 1,25OH vit.D. Siccome il 10-15% della popolazione mondiale ha un deficit di assorbimento intestinale, frequente in pazienti con autoimmunità, complementare in vitamina B2 è essenziale per ridurre il rischio di resistenza alla vitamina D.